Da pietra mitica a mito, i diamanti nella storia
Sin dalla notte dei tempi i diamanti rappresentano il sogno, la passione ed il desiderio di uomini e donne, disposti a qualunque cosa pur di godere della bellezza e del fascino di questa gemma. Lo

Diamante grezzo
stesso nome, derivante da due termini greci “diaphanes” (trasparente) e “adamas” (indomabile, indistruttibile), contribuisce a dare quell’alone di mistero, desiderio e di grande valore simbolico.
Gli antichi Greci e Romani ritenevano che i diamanti fossero lacrime divine cadute in terra e consolidatesi, a cui venivano attribuiti poteri tra il magico ed il divino.
Simbolo della perfezione, talismano del sentimento fra innamorati, il diamante è stato in ogni epoca, oggetto di interesse e di conqista.
Grazie ai suoi valori simbolici, questa straordinaria pietra preziosa, utile ed insieme ricca di prestigio, ha viaggiato nel tempo sino ai giorni nostri.
I Romani ne apprezzavano la durezza, i Greci la resistenza al fuoco, per gli Indù era fondamentale il suo colore per identificare la casta di chi lo possedeva.
Nel medioevo, per la sua incredibile bellezza, il diamante rappresentava il dono più ambito in occasione di fidanzamenti e sposalizi.
Nel cinquecento, e soprattutto nel seicento, i gioielli hanno raggiunto un gusto assai raffinato, mostrandosi attraverso anelli di fidanzamento montati in oro con piccoli diamanti, in una sorprendente varietà di forme e colori.
Negli anni, i maestri artigiani, grazie all’evoluzione delle tecniche, hanno valorizzato all’estremo la bellezza delle gemme riducendo le dimensioni dei gioielli e concentrandosi soprattutto sulle pietre.
A partire dall’ottocento, accanto al valore sentimentale, i diamanti assumono un ruolo prettamente sociale, diventando oggetto di esibizione e di distinzione.
Benché la data dei primi ritrovamenti diamantiferi sia incerta, è invece sicuro il fatto che l’India abbia rappresentato l’unica fonte mondiale di estrazione sino al XVIII secolo. Con il tempo vennero scoperti vari altri giacimenti in diverse aree del globo, tra i quali il sud-Africa.

Miniera “Kimberlitica” in Russia
Fu proprio lì che nel 1870 si trasferì un cittadino britannico di nome Cecil Rhodes, nella futura città diamantifera di Kimberley; 18 anni più tardi Sir Cecil Rhodes fondò la famosissima De Beers Mines Consolidated, per la gestione delle operazioni minerarie.
Il risultato per l’Europa di questa nuova fonte estrattiva fu un enorme slancio nell’attività diamantifera di Anversa che, attraverso il canale di attività supportato dalla società De Beers (attualmente detentrice del 40% della produzione mondiale di diamanti) indirizzò in Europa una grande quantità di pietre grezze.
Ai giorni nostri, Anversa rappresenta il polo più importante per la commercializzazione del grezzo del diamante, dei diamanti sfaccettati e dei diamanti industriali, mentre Tel Aviv e New York rappresentano i più noti centri di taglio e distribuzione dei diamanti sfaccettati finiti.
Oggi i principali paese produttori di diamanti sono l’Australia e la Repubblica Democratica del Congo, per quanto riguarda i diamanti industriali, ed il Sud Africa, la Russia, la Namibia ed il Botswana per le gemme.
Dopo questa prima piccola introduzione al mondo dei diamanti, nei prossimi articoli entreremo più in profondità e scopriremo tutto ciò che c’è da sapere sui diamanti, sul loro valore e cosa li rende “dei sassolini” cosi ambiti.
Stay Tuned…
AC